Monday, 26 April 2010

Giustizia è fatta?

Se nella "civile" Italia un uomo che dovrebbe essere in galera in quanto corruttore ed evasore fiscale è presidente del consiglio, immaginatevi nel Brasile del Nord, una zona ancora oggi considerata "di frontiera", come la giustizia può essere amministrata. Eppure in una terra in cui continua a valere la legge del più forte finalmente si intravede uno spiraglio. E' stata infatti emessa la sentenza definitiva di condanna a 30 anni per Vitalmiro Bastos de Moura (detto Bida), il fazendeiro accusato di aver ordinato, il 13 febbraio 2005, l'omicidio di Dorothy Stang, la suora americana (amica di Giustina) giustiziata con 6 colpi alla testa per il suo impegno, le denunce e le sue battaglie a fianco dei contadini e degli operai e per la difesa della foresta nello stato del Parà, una delle regioni politiche in cui è divisa l'Amazzonia. Questo è stato il 3° processo per Bida; nel primo era stato condannato a 30 anni di prigione, nel secondo assolto, con diversi testimoni che avevano ritrattato, comprati o per paura. Dorothy ha lavorato per tanti anni nella Commissione per la Pastorale della Terra (CPT), dove Giustina l'ha conosciuta, senza paura di denunciare i tanti abusi e gli omicidi perpetrati dai grandi fazendeiros del Parà. L'altro presunto mandante, il fazendeiro Regivaldo Pereira Galvao (detto Taradao, più o meno: "il pervertito") dovrebbe essere giudicato alla fine di questo mese.
Per chi volesse saperne di più sulla vita e il lavoro di Dorothy, consiglio di visitare il sito che si apre cliccando qui sul suo nome, oppure il documentario "They killed Sister Dorothy" (hanno ucciso Suor Dorothy) di Daniel Junge e Martin Sheen

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