Wednesday, 28 April 2010

Era uma vez (c'era una volta).....

...un ragazzo che aveva tre fidanzate e pensava di essere innamorato allo stesso modo di tutte e tre. Un giorno decise (o fu spinto) che era ora di sposarsi. Così decise di fare un test per scegliere la migliore pretendente. Diede a ciascuna 1000 reais e disse che sarebbe partito per un viaggio per vedere cosa ciascuna avrebbe fatto del denaro. Quando ritornò la prima gli disse che aveva speso tutto il denaro in lingerie, cosmetici e palestra, e che aveva fatto questo per essere bella per il suo ritorno. La seconda aveva speso tutto il denaro per comprare profumi, vestiti e apparecchi elettronici e che tutti erano regali per lui. La terza disse che aveva investito il denaro in azioni e che così aveva raddoppiato il capitale, aveva tenuto una parte del guadagno per se stessa e aveva restituito il denaro per il ragazzo. Arriva il momento di decidere: il ragazzo chiede ancora un giorno per riflettere, durante il quale cambia idea varie volte ma alla fine decide di seguire la sua intuizione originale: sposare quella col culo più grosso....
Le donne col culo più grosso è provato dalla scienza (.....) che sono quelle più in salute e qindi avrebbe corso meno il rischio di rimanere vedovo. E un altro studio dimostra che i figli delle donne col culo grosso tendono a essere più intelligenti. Molte scelte che sembrano irrazionali in realtà sono invece le più sagge
(storia raccontatami oggi sull'autobus da un signore)

Tuesday, 27 April 2010

Giorno D, parte II

A grande richiesta un aggiornamento sul giorno D (non H come avevo scritto nel titolo, D da Decisione), che ha avuto luogo il 21 aprile alla spiaggia di Ponta Negra. Non ci sono stato ma come immaginavo si è trattato di un evento evangelico: dalle informazioni che ho raccolto un certo pastore Carlos Alberto della Igreja Universal do Reino de Deus (la più potente delle sette evangeliche), che deve essere uno dei grandi nomi della chiesa, ha predicato perchè le persone prendessero la decisione di trasformare la propria vita incontrando Gesù e, ovviamente, entrando nella Chiesa Evangelica, dietro pagamento delle decime, il cui valore è sempre commisurato al reddito della persona. Se uno è povero e non ha denaro, può pagare in natura, con beni materiali o col proprio lavoro gratuito per il pastore. "Abbiamo portato qui persone tristi, tossicodipendenti e gente con i più diversi problemi. Adesso hanno la possibilità di smettere di soffrire." ha dichiarato una attivista.


Dettaglio: in un pomeriggio di un giorno lavorativo i partecipanti sono stati più di 150mila come si vede anche dalle foto....questo dimostra la forza degli evangelici qui.

Monday, 26 April 2010

Giustizia è fatta?

Se nella "civile" Italia un uomo che dovrebbe essere in galera in quanto corruttore ed evasore fiscale è presidente del consiglio, immaginatevi nel Brasile del Nord, una zona ancora oggi considerata "di frontiera", come la giustizia può essere amministrata. Eppure in una terra in cui continua a valere la legge del più forte finalmente si intravede uno spiraglio. E' stata infatti emessa la sentenza definitiva di condanna a 30 anni per Vitalmiro Bastos de Moura (detto Bida), il fazendeiro accusato di aver ordinato, il 13 febbraio 2005, l'omicidio di Dorothy Stang, la suora americana (amica di Giustina) giustiziata con 6 colpi alla testa per il suo impegno, le denunce e le sue battaglie a fianco dei contadini e degli operai e per la difesa della foresta nello stato del Parà, una delle regioni politiche in cui è divisa l'Amazzonia. Questo è stato il 3° processo per Bida; nel primo era stato condannato a 30 anni di prigione, nel secondo assolto, con diversi testimoni che avevano ritrattato, comprati o per paura. Dorothy ha lavorato per tanti anni nella Commissione per la Pastorale della Terra (CPT), dove Giustina l'ha conosciuta, senza paura di denunciare i tanti abusi e gli omicidi perpetrati dai grandi fazendeiros del Parà. L'altro presunto mandante, il fazendeiro Regivaldo Pereira Galvao (detto Taradao, più o meno: "il pervertito") dovrebbe essere giudicato alla fine di questo mese.
Per chi volesse saperne di più sulla vita e il lavoro di Dorothy, consiglio di visitare il sito che si apre cliccando qui sul suo nome, oppure il documentario "They killed Sister Dorothy" (hanno ucciso Suor Dorothy) di Daniel Junge e Martin Sheen

Sunday, 25 April 2010

The woman in pink!






Finalmente ieri dopo quasi 3 mesi è arrivata la nuova sedia a rotelle per Melissa!!! Ci è voluto tanto tempo ma il risultato è ottimo, una nuova sedia rosa fiammante, una vera fuoriserie, con cuscino finalmente un po' duro che sostiene il peso. L'occasione era di quelle da festeggiare e così la sedia è arrivata insieme a una torta e la promessa di una gita a Ponta Negra (la spiaggia di Manaus) sabato prossimo che è festa.
GRAZIE davvero di cuore a tutte le persone che hanno contribuito a regalare questa gioia!


Monday, 19 April 2010

Come Studio Aperto...

Mi è mancato solo di intervistare qualcuno distrutto dal dolore e chiedergli come stava e di filmare cani o gatti o altri animali che eroicamente venivano salvati e poi oggi sarei stato il perfetto reporter di Studio Aperto. Mentre uscivo dall'Ispettoria delle suore dove lavoro durante il giorno per andare alla scuola di italiano mi sono trovato davanti la scena dell'incendio che vedete nelle foto che ho fatto come un vero giornalista col telefonino. E' andato a fuoco un grande magazzino della catena Esplanada (di proprietà del sindaco di Manaus) e le fiamme si sono poi propagate ai negozi vicino. Essendo in pieno centro storico la maggioranza degli edifici è vecchia e ha impianti elettrici un po', come dire, "naif". Per fortuna pare che non ci siano nè morti nè feriti (e questa sarebbe stata una disgrazia per Studio aperto).
Questi incendi non sono rari nel centro di Manaus (ce ne è stato un altro minore un paio di settimane fa) viste le poche misure di sicurezza degli impianti, e, data la loro frequenza sempre nella stessa zona, hanno ricevuto dai Manaura (gli abitanti di Manaus) il nome scherzoso di "Turco-circuiti" perchè la maggioranza dei vecchi negozi in centro sono di proprietà dei discendenti della comunità sirio-libanese che si è trasferita a Manaus all'epoca del boom della gomma (inizio '900), quando la città era uno dei centri mondiali del commercio. E da buoni arabi hanno sempre fatto i commercianti (lo so che Gizem se legge si arrabbierà nel vedere la confusione tra Turchi e Arabi, ma qui sono chiamati così, perdonali!). C'è quindi il sospetto (o la diceria popolare) che questi incendi non siano casuali, ma per incassare, a fronte della perdita di un vecchio e decrepito negozio, un bel premio dalle assicurazioni.

Friday, 16 April 2010

Giorno H


Da almeno 3 settimane Manaus è letteralmente ricoperta di manifesti come quello che vedete nella foto: cartelloni ovunque, pubblicità in TV e sui giornali, depliant distribuiti ad ogni angolo che annunciano questo fantomatico "Giorno della Decisione" per il 21 aprile sulla spiaggia di Ponta Negra, il lungo fiume chic della città. In realtà la pubblicità non dice nulla di più alimentando il mistero. Dallo stile e dall'insopportabile insistenza direi che è qualche cazzata evangelica, ma l'attesa sta per finire e se riesco ovviamente sarò presente al Giorno della Decisione!!!!

Tuesday, 13 April 2010

Città

Rio de Janeiro: Martedì 06 marzo alle ore 22.00 il Morro do Bumba, una delle tante favelas della città costruite in cima alle colline (morro) di cui è circondata Rio, crolla completamente a causa delle continue piogge, trascinando a valle le case costruite in cima e ai lati e seppellendo quelle che stavano a valle. Circa 200 persone dovrebbero essere sepolte sotto una massa di terra e rifiuti. Il Morro do Bumba, infatti, fino al 1986 era una delle discariche della città, chiusa - e interrata con varie tonnellate di terra - per la sua eccessiva vicinanza alle nuove favelas che nel frattempo erano sorte intorno. Ma in poco tempo una nuova favela è stata costruita in cima a questo mucchio di rifiuti, che, ovviamente, non possedeva nessun tipo di drenaggio. Dopo una settimana ancora si scava tra il fango e i rifiuti.



Curitiba: Martedì 06 marzo la capitale dello stato del Paranà (sud del Brasile), ha vinto il premio come città più ecosostenibile del mondo. Con strutture e servizi all'avanguardia, treni magnetici come quelli giapponesi, attenzione totale all'ambiente, criminalità quasi nulla e nessuna favela, Curitiba potrebbe essere tranquillamente in Svezia o Finlandia






Manaus: Una donna di 25 anni è stata arrestata per aver cercato di vendere la figlia di 5 mesi in cambio di una bombola di gas. "Non lavoro, ho altri 4 figli e nessuno che mi aiuta, non posso lasciarli senza cibo"








Sao Paulo:
In luglio l'impresa italiana Ferretti aprirà in San Paolo uno stabilimento per la produzione di yacht di lusso. "Il 70% delle ordinazioni del nostro modello 510 (costo 2 milioni di euro) viene dal Brasile - dichiara un portavoce della Ferretti.


Città del Brasile.....

Tuesday, 6 April 2010

Corruzione SRL

Uno spot secondo me molto bello e intelligente contro la corruzione politica in Brasile, un fenomeno che si è solo attenuato col governo Lula, ma che continua a causare un enorme danno economico al paese.

Il personaggio, amministratore delegato della grande impresa "Corrupçao SA" (Corruzione SRL), dice:

"Vi presento una delle maggiori imprese del Brasile: la "Corruzione SA"
forse non lo sapete, ma noi muoviamo 380 miliardi di reais all'anno e siamo in
ogni settore dell'economia. Dalla nostra sede controlliamo i nostri affari in
ogni città del Brasile, perfino in quel piccolo villaggio, in quel puntino sulla
cartina. In questo settore il Brasile è uno dei leader mondiali. Visitate il
nostro sito e potete essere orgogliosi!"


La scritta finale dice: O il Brasile termina con la corruzione o la corruzione termina il Brasile

Sunday, 4 April 2010

Oggi non ho più di questi sogni....


Leggevo oggi un articolo di Dom Pedro Casaldaliga, il vescovo brasiliano (ma spagnolo di nascita) di Sao Felix de Araguaia nel Mato Grosso, una delle regioni agricole (e quindi latifondiste) del Brasile, poeta e scrittore, che ancora oggi viene accusato di comunismo e di parlare troppo di politica perchè difende i diritti dei poveri nella sua diocesi e durante la dittatura militare fu minacciato più volte di morte e subì diversi processi. Le stesse minacce si sono ripetute anche in seguito da parte di politici e fazendeiros, irritati per le sue continue denunce di non rispetto dei diritti umani. E' stato spesso osteggiato anche dai settori più conservatori della chiesa. In questa intervista del 2004, per esempio, il già citato Padre Marcello Rossi, il buffone che ha inventato l'aerobica del Signore, si permette di dire di Casaldaliga e Leonardo Boff (per chi non sa chi sia Boff ho messo il link a Wikipedia):


"Hanno ideologizzato la Chiesa e tutte le ideologie allontanano le persone. Il maggior abbandono di cattolici si è verificato dopo questa ideologizzazione.
Immagini andare in chiesa in cerca di conforto spirituale e sentire un sacerdote
parlare di politica. Questa politicizzazione della chiesa ha fatto sì che tempo fa io mi allontanassi. Oggi se sento un sacerdote parlare di politica, me ne
vado immediatamente"



Beh insomma leggevo questo articolo che ha scritto l'anno scorso e riflettevo sulle ultime notizie che arrivano dal Vaticano a proposito dei tanti casi di pedofilia coperti negli anni. Ad un certo punto Casaldaliga cita il Cardinal Martini, ex arcivescovo di Milano e Gerusalemme, "mio collega di parkinson" come lo chiama lui, che nel suo ultimo libro dice:


“Un tempo avevo sogni sulla Chiesa. Una Chiesa che procede per la sua strada in povertà e umiltà, una Chiesa che non dipende dai poteri di questo mondo. Sognavo che la diffidenza venisse estirpata. Una Chiesa che dà spazio alle persone capaci di pensare in modo più aperto. Una Chiesa che infonde coraggio, soprattutto a coloro che si sentono piccoli o peccatori. Sognavo una Chiesa giovane. Oggi non ho più di questi sogni”



E' triste se una persona di grande intelligenza traccia un bilancio così deprimente della sua vita passata al servizio della chiesa...

Nell'omelia di Pasqua il papa non ha fatto accenno alle ultime vicende, in compenso un qualche suo servo di cui non ricordo nome e funzione ha definito "meschino pettegolezzo" le accuse fatte da vari giornali e inchieste. Il vaticano reagisce proprio come Berlusconi quando le prove lo accusano, invece di portare una difesa che entri nell'oggetto delle accuse stesse, dice che è un complotto dei giudici (comunisti) o della stampa (comunista) contro di lui. Così si continua sulla stessa linea: "l'importante è che non si sappia per evitare lo scandalo", dimenticandosi delle vittime di tutti questi abusi e ricreando lo stesso schema psicologico che avviene negli stupri, in cui la vittima si sente in qualche modo colpevole di ciò che è accaduto.
Come cristiano e cattolico e persona che lavora nel sociale mi chiedo il perchè di questa posizione e mi piacerebbe che la "mia" chiesa per una volta mettesse in discussione i suoi concetti (e pre-concetti) e non gridasse al complotto come un berlusconi qualunque. invece leggo dichiarazioni vomitevoli come questa, fatta a "Il Messaggero" di monsignor Gianfranco Girotti che è reggente della Penitenziaria Apostolica (che non è un carcere del Vaticano come pensavo, ma - riporto da wikipedia - "l’organo che da secoli, secondo i dettami del Vaticano, “elargisce grazie, assoluzioni, dispense, commutazioni, sanzioni e condonazioni. E, inoltre, esamina e risolve i casi di coscienza che le vengono proposti”.)

Un penitente che si è macchiato di un delitto simile (pedofilia, ndr), se è pentito sinceramente, lo si assolve. E’ chiaro che dinnanzi a casi di persone consacrate soggette a disordini morali costanti e gravi (sottolineo, costanti e gravi) il confessore dopo aver, senza successo messo in atto tutti i tentativi per ottenere l’assoluzione consiglierà di abbandonare la vita ecclesiastica“.

Parole illuminanti e assolutamente credibili, se rilette alla luce dei particolari emersi a proposito dell’atteggiamento dei piani alti delle gerarchie ecclesiastiche nei confronti dei prelati responsabili di abusi e violenze su minori; per Girotti, infatti, non esiste neppure la remota possibilità che un uomo di Chiesa si senta in dovere di denunciare un “collega” pedofilo alle autorità giudiziarie dello Stato.


“Il confessore non solo non può imporgli l’autodenuncia, ma non può nemmeno recarsi da un magistrato per denunciarlo. Romperebbe il sigillo sacramentale. Una cosa gravissima. Se lo facesse il confessore incorrerebbe nella scomunica ipso facto, immediata”.


Ma se un qualsiasi prelato può assolvere un fedele o un uomo di Chiesa responsabile di violenze su minori indifesi, lo stesso non può fare con una donna che ha abortito, a meno che non riceva “una dispensa speciale” dal vescovo.


“L’aborto viene considerato un peccato riservato, diciamo speciale. Nel caso specifico è chiaro che la Chiesa vuole tutelare al massimo la vita della persona più debole, più fragile, e cosa c’è di più inerme di una vita che è in divenire e non è ancora nata?”.

Forse, caro il mio penitenziario, più fragile di un embrione, c’è la vita di un bimbo indifeso, una vita violentata per sempre dall’agire di uomini che liberano così le loro frustrazioni, ricevendo poi l’assoluzione della Chiesa o il silenzio complice di loro "simili" che altrimenti - mamma mia! - romperebbero il sigillo penitenziale, aiuto aiuto!!!!

Nello stesso articolo in cui cita Martini, Casaldaliga dice:


L’autorità sia servizio. Il Vaticano smetterà di essere Stato e il papa non sarà più capo di Stato. La Curia dovrà essere profondamente riformata e le Chiese locali coltiveranno l’inculturazione del Vangelo e la ministerialità condivisa. La Chiesa si impegnerà senza paura, senza evasioni, nelle grandi cause della giustizia e della pace, dei diritti umani e dell’uguaglianza riconosciuta di tutti i popoli.


Se volete leggere qualcosa di Dom Pedro Casaldaliga vi consiglio un bellissimo libro che mi ha fatto conoscere Giustina (che è amica di don Pedro e tramite la quale spero di poterlo conoscere), "Cartas marcadas", tradotto in italiano con "In cerca di giustizia e libertà. Antologia di scritti" edito da EMI

Friday, 2 April 2010

Pasqua a rate


In Brasile si può comprare a rate qualsiasi cosa (è uno dei motivi per cui il consumo e quindi la ricchezza sono auentati tanto negli ultimi anni), perfino le uova di Pasqua, come nella foto che ho fatto al Carrefour, e visti i prezzi spaventosamente alti lo capisco. Anche il pesce ha subito un' impennata "pasquale" e stamattina al mercato si vendevano dei Tambaqui (uno dei pesci più consumati qui) anche per 200 reais, quando il prezzo normale è circa 40-50. Ovviamente Alessandro nei suoi infiniti maneggi ha portato a casa 4 tambaqui enormi per 20 reais ciascuno, che sono serviti per una mega-grigliata di pesce (qui il venerdì santo è festa, mentre la Pasquetta non si festeggia) Il governo in occasione del venerdì santo distribuisce pesce a prezzo controllato nei quartieri più poveri, ma quest'anno a Sao Josè non si è visto....forse ci considerano un quartiere di classe media?


BUONA PASQUA a tutti!!!!!