Sunday, 21 February 2010

La vita a Sao Gabriel

Come avevo già detto Sao Gabriel è una città di frontiera, nonostante i confini con Colombia e Venezuela siano a diversi giorni di barca, e quindi considerata area strategica dall’esercito, per cui piena di caserme e militari, che non fanno quasi nulla durante il giorno e raramente si vedono in giro, a parte al mattino presto quando passano davanti a casa correndo e cantando le marce militari come nei film sul Vietnam. C’è però una cosa che ho scoperto qui, che in città tutti sanno ma di cui è vietato parlare, men che meno sui mezzi di informazione nazionali (qui non esistono tv o giornali): esiste in realtà da anni una vera e propria guerra con scontri e morti quasi quotidiani tra esercito e guerriglieri delle FARC (la narco-guerriglia colombiana che controlla in pratica buona parte dell’Amazonia colombiana) lungo tutta la frontiera.

In Colombia non se ne parla perché il presidente Uribe deve passare come colui che ha sconfitto le FARC, in Brasile ovviamente perché politicamente sarebbe poi difficile da giustificare visto che ufficialmente non accade nulla. In realtà la situazione è abbastanza singolare: in città ci sono parecchi guerriglieri “nascosti”, uso le virgolette perché nascondersi in un posto dove tutti sono indigeni tranne una piccolissima minoranza e in più parlando solo spagnolo, non è molto facile…comunque quelli che stanno qui commerciano droga in cambio di armi sostanzialmente….con l’esercito, lo stesso che alcuni kilometri più a nord gli spara addosso…potere del denaro e della cocaina! In più ricordo che anni fa sono stato a Cucuì, il villaggio proprio sulla frontiera lungo il Rio Xiè e mi ricordo la vigilanza dell’esercito, non esattamente la stessa della DDR ai tempi del muro….3 o 4 ragazzi morti di caldo e di noia che dormivano o giocavano a pallavolo o fischiavano alle ragazze mentre sul fiume davanti a loro passava di tutto, compreso il mio amico Josimar con la barca carica di benzina, comprata di contrabbando in Venezuela, che gli faceva ciao ciao con la mano. Adesso a Sao Gabriel di notte il fiume illuminato dalle veloci barche a motore delle FARC che caricano e scaricano droga e armi e si dice che esistano enormi magazzini nascosti nella foresta e sulla serra che vengono man mano svuotati quando si trasferisce la droga a Manaus

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