Wednesday, 5 October 2011

Tra moglie e marito....

Dal giornale di ieri:
un uomo di 50 anni, Valter Henrique Batista, è stato arrestato per aver incendiato la propria casa....dettaglio, con moglie e figlio dentro, che per fortuna si sono salvati, soccorsi dai vicini. La notizia non è purtroppo nulla di troppo strano, soprattutto nei fine settimana qui, quando l'alcool fa sì che le cronache del lunedì siano piene di episodi di violenza domestica. Ma quello che è particolare è la dinamica dell'episodio: il signor Batista arriva in casa e la moglie gli dice che finalmente ha trovato lavoro come domestica in una casa. Ma lui, irritato con questi costumi moderni per cui la donna si permette di lavorare, le dice che il posto delle donne è in casa a curare i figli e che lui (disoccupato ndr) si preoccupava di sostentare la famiglia. Per ribadire il concetto, nel caso in cui non fosse stato chiaro, la gonfia di botte di fronte al figlio di 10 anni. Dopo di che esce di casa, appicca il fuoco alla propria (.....) casa di legno e va al bar a bere, visto che probabilmente non lo aveva fatto abbastanza. Nel mentre i vicini salvano i due malcapitati ma non la casa che viene completamente distrutta dal fuoco. Il bambino viene ricoverato in stato di shock, mentre la polizia va al bar dell'angolo per arrestare il buon Batista che, sulle macerie fumanti della propria casa, si dice incredulo di come le persone non si facciano gli affari propri e che ciò che è successo non è altro che: "una normale discussione tra marito e moglie"....

Saturday, 24 September 2011

Da: "Il povero scelto come Signore" di Dominique Barthélemy

 "Il solo modo autentico di essere stimati è di permettere ad altri di esistere e di esistere liberamente, non di esistere per noi, in unaq situazione di dipendenza. Gli amori possessivi non generano realizzazioni valide. L'amore autentico è quello che 'lancia' l'altro nell'esistenza e lo rende libero e preparato per viverla, libero e autonomo. Questo suppone che si sia capaci di stimare gli altri. Essere aiutati è sempre molto ambiguo. Essere aiutati se non si è stimati può essere umiliante. Se si è stimati, l'aiuto prende un senso positivo, e lo si può accettare senza essere umiliati certi della stima. Aiutare, in sè, è una realizzazione positiva della ricchezza, ma o si aiuta stimando, oppure si aiuta disprezzando segretamente colui che si aiuta. Sarà un colpo in più per chi si trova nella necessità di chiedere un aiuto".

Tuesday, 20 September 2011

Orgasmi

In una cittá con due squadre di calcio che cercano di essere promosse dalla serie D alla C, qualche lottatore di MMA (Mixed Martial Arts, una roba americana in cui ci si pesta come zampogne e chi rimane in piedi vince) e nulla piú che possa renderci orgogliosi sportivamente, fa sensazione la notizia della vittoria di Ana Beatriz Gomes, 22enne studentessa di geologia, che ha sbaragliato un´ agguerrita concorrenza e ha portato a Manaus la vittoria nel concorso nazionale del miglior gemito.
Il Concurso Nacional de Gemidos, promosso dalla maggior rete di sexyshop brasiliana, Loja do Prazer (il negozio del piacere), dal sito Sexonico e da vari blog e radio si é svolto su internet: ognuno poteva mandare il proprio gemito registrato e poi una giuria composta da internauti e da notevoli personalitá quali il giornalista Leão Lobo della rete CNT, lo psicologo Paulo Tessarioli, specialista in sessualitá umana, Edu Testosterona, editor della rivista Sexy, Acid Girl, editor del blog "aciditá femminile" e Pietra Principe, che conduce la trasmissione "Papo Calcinha" (conversazione mutandina) sul canale TV Multishow.
Con un gemito di 26 secondi intitolato "Humm..delicia" (eh sí, bisognava anche dargli un titolo), 7000 voti e il plauso della giuria Ana Beatriz si é portata a casa il primo premio, una Fiat Uno, e i titoli dei giornali qui in cittá. E, a differenza delle banalitá dei calciatori, il suo commento alla vittoria é stato emozionante: "É stato un orgasmo finto, ma é risultato molto simile con quello che faccio davvero, e la gente mi ha votato per questo." Senza dimenticare, come tutti i vincitori di qualcosa, la falsa modestia: "Pensavo che solo i miei amici mi votassero, ma il numero di voti ha continuato a crescere senza nessuna interferanza da parte loro".
Da miglior gemitrice del Brasile, non mancano ovviamente i consigli tecnici: "Io ho seguito una formula per ingraziarmi la giuria, ma che uso sempre: é un artificio per eccitare il partner: agli uomini piace un gemito che abbia un inizio, un mezzo e una fine. Non puó essere forzato né rimanere solo all´apice" raccomanda la campionessa.
Il gemito vincitore, e tutti gli altri, alcuni veramente meravigliosi, possono essere ascoltati sul sito del concorso e vi assicuro che vale la pena!!
Su questo Blog, invece, un´intervista completa alla vincitrice, é in portoghese ma si capisce

Artigianato

Come tutti sapete Manaus é uno dei maggiori poli industriali del mondo, il Distretto industriale riunisce circa 365 multinazionali (praticamente quasi tutte quelle esistenti credo) e "produce" quasi tutti gli oggetti di tecnologia che circolano nel mondo: cellulari, PC, elettrodomestici ecc. dico produce tra virgolette perché in realtá il verbo piú corretto é assembla, monta: nulla di ció che esce dalle nostre fabbriche é vprodotto qui, i pezzi arrivano da tutto il mondo, vengono assemblati e ripartono per i quattro angoli del pianeta, tanto che nonostante tutti i televisori LCD siano montati qui, comprarne uno a São Paulo, New york o Milano costa meno che comprarlo qui. Ma se in Brasile si puó parlare male di tutto tranne che di Pelé, a Manaus si puó criticare tutto tranne la Zona Franca, considerata lórgoglio della cittá, nonché l´unica cosa che ci permette di non andare in giro come gli indios dell´interior. Riflettere sul vero ruolo della Zona Franca - una fabbrica immensa di manodopera a basso costo che porta benefici solo alle multinazionali che pagano imposte ridicole - é un argomento assolutamente tabú.
Per questo mi é piaciuta molto la storiella che mi ha raccontato questa settimana il mio amico Luiz Felipe:
Due brasiliani si incontrano durante un viaggio:
- Ahh, sei di Manaus?  É vero che lá ci sono molti indios (domanda classica che ti senti rivolgere realmente quando viaggi per altre cittá del Brasile..ndr)
- Eh sí, ci sono molti indios....
-Ah, quindi avete anhe molto artigianato...
- Sí facciamo e abbiamo molto artigianato, tralaltro credo proprio che in casa avrai qualche pezzo di artigianato indigeno fatto a Manaus

- No, non credo, non ho nulla...
- Come?? non hai una TV al plasma? DVD? Computer? Tablet? Home Theatres? MP4? Moto?
- Sí certo...e allora?

- Quella che voi chiamate tecnologia, noi la chiamiamo artigianato...

Friday, 9 September 2011

Thursday, 8 September 2011

Porgere l’altro portafoglio

Piergiorgio Oddifreddi non é uno dei miei personaggi preferiti, ma questo articolo apparso su Repubblica la settimana scorsa mi é piaciuto, perché non si limita ai soliti luoghi comuni, ma propone argomentazioni con cifre.

Il 9 agosto, in seguito all’annunciata manovra fiscale del governo, avevo suggerito nel post Cavaliere, ci consenta alcune misure più incisive ed eque per affrontare la crisi economica, una delle quali era “chiudere i rubinetti delle miliardarie elargizioni annuali al Vaticano, alla Chiesa e agli enti religiosi”. Aggiungendo, però, che “non una di queste misure verrà proposta, e meno che mai attuata”.
Fortunatamente, mi sbagliavo. Il 19 agosto, nel post Evasione fiscale: da che pulpito, ritornavo sull’argomento, stimolato da una presa di posizione di Massimo Gramellini, che su La Stampa aveva ripetuto la stessa richiesta. Nel frattempo, anche i radicali e l’Uaar hanno da parte loro avanzato proposte concrete di tassazione dei beni e delle attività commerciali ecclesiastiche.
L’Espresso, nel numero in edicola questa settimana, ha addirittura dedicato la copertina a quella che, coloritamente ma correttamente, chiama La Santa Evasione. Finalmente, dunque, una solitaria battaglia di nicchia ha ricevuto l’attenzione mediatica che si merita, e ha costretto “la grande meretrice” dantesca, e i suoi “protettori” politici, al contrattacco.
Ieri e oggi Avvenire ha dedicato articoli alla questione. Sostanzialmente, argomentando che la Chiesa già paga tutte le tasse dovute per legge, e non è dunque tecnicamente un evasore. Essi fingono ovviamente di non capire che il problema sono invece, da un lato, le leggi che garantiscono principesche esenzioni. E, dall’altro lato, quelle che forniscono principesche elargizioni.
Avvenire tira in ballo anche me, per la citazione su L’Espresso di quello che viene definito un mio “misterioso libro, nel quale accuso la Chiesa di evasione”. In realtà, il “misterioso libro” non è altro che il ben noto Perchè non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici), che tante volte il cardinal Ravasi e altri collaboratori del giornale dei vescovi hanno attaccato e criticato: evidentemente, senza mai preoccuparsi di leggerlo.
E la “sconcertante assenza totale di fonti che i lettori possano controllare” è invece il seguente elenco, che non ho problemi a ripubblicare, a beneficio del cardinale e dei lettori. Ricordando che si tratta di cifre vecchie di qualche anno, perchè tratte dal Secondo rapporto sulla laicità pubblicato da Critica liberale nel gennaio-febbraio 2006, e dal rapporto Enti ecclesiastici: le cifre dell’evasione fiscale dell’Ares (Agenzia di Ricerca Economica e Sociale) del 7 settembre 2006.
Dunque, al miliardo di euro dell’8 per mille dei contribuenti, che molti credono ingenuamente essere l’unica elargizione statale alla Chiesa, va aggiunta ogni anno una cifra dello stesso ordine di grandezza sborsata dal solo Stato (senza contare regioni, province e comuni) nei modi più disparati.
Nel 2004, ad esempio, sono stati elargiti 478 milioni di euro per gli stipendi degli insegnanti di religione, 258 milioni per i finanziamenti alle scuole cattoliche, 44 milioni per le cinque università cattoliche, 25 milioni per la fornitura dei servizi idrici alla Città del Vaticano, 20 milioni per l’Università Campus Biomedico dell’Opus Dei, 19 milioni per l’assunzione in ruolo degli insegnanti di religione, 18 milioni per i buoni scuola degli studenti delle scuole cattoliche, 9 milioni per il fondo di sicurezza sociale dei dipendenti vaticani e dei loro familiari, 9 milioni per la ristrutturazione di edifici religiosi, 8 milioni per gli stipendi dei cappellani militari, 7 milioni per il fondo di previdenza del clero, 5 milioni per l’Ospedale di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, 2 milioni e mezzo per il finanziamento degli oratori, 2 milioni per la costruzione di edifici di culto, e così via.
Aggiungendo a tutto ciò una buona fetta del miliardo e mezzo di finanziamenti pubblici alla sanità, molta della quale è gestita da istituzioni cattoliche, si arriva facilmente a una cifra complessiva annua di almeno tre miliardi di euro. Ma non è finita, perchè a queste riuscite uscite vanno naturalmente aggiunte le mancate entrate per lo Stato dovute a esenzioni fiscali di ogni genere alla Chiesa, valutabili attorno ad altri sei miliardi di euro.
Gli enti ecclesiastici sono infatti circa 59.000 e posseggono circa 90.000 immobili, adibiti agli scopi più vari: parrocchie, oratori, conventi, seminari, case generalizie, missioni, scuole, collegi, istituti, case di cura, ospedali, ospizi, e così sia. Il loro valore ammonta ad almeno 30 miliardi di euro, ma essi sono esenti dalle imposte sui fabbricati, sui terreni, sul reddito delle persone giuridiche, sulle compravendite e sul valore aggiunto (Iva).
Come se non bastasse, alle esenzioni fiscali statali si aggiungono anche quelle comunali: ad esempio dall’Ici, “Imposta Comunale sugli Immobili”, in quanto gli enti ecclesiastici si autocertificano come “non commerciali”. La Legge n. 248 del 2006, approvata sotto il governo Prodi, garantisce infatti l’esenzione dall’Ici agli enti “non esclusivamente commerciali”.
In tal modo i comuni italiani perdono un gettito valutato intorno ai 2 miliardi e 250 milioni di euro annui. La Santa Sede possiede infatti un enorme patrimonio immobiliare anche fuori della Città del Vaticano, in parte specificato dal Trattato del 1929: dal palazzo del Sant’uffizio a Piazza San Pietro a quello di Propaganda Fide a Piazza di Spagna, dall’Università Gregoriana al Collegio Lombardo, dalla Basilica di San Francesco ad Assisi a quella di Sant’Antonio a Padova, da Villa Barberini a Castelgandolfo all’area di Santa Maria di Galeria che ospita la Radio Vaticana, e che da sola è più estesa del territorio dell’intero Stato (44 ettari).
Ma questi non sono che i gioielli della corona di una multinazionale che nel 2003 disponeva nella sola Italia di 504 seminari e 8.779 scuole, suddivise in 6.228 materne, 1.280 elementari, 1.136 secondarie e 135 universitarie o parauniversitarie. Oltre a 6.105 centri di assistenza, suddivisi in 1.853 case di cura, 1.669 centri di “difesa della vita e della famiglia”, 729 orfanotrofi, 534 consultori familiari, 399 nidi d’infanzia, 136 ambulatori e dispensari e 111 ospedali, più 674 di altro genere.
Come ho detto, i dati sono vecchi di qualche anno, perchè il mio libro è del 2007. Ma sappiamo tutti che i privilegi della Chiesa sono addirittura aumentati sotto il governo Berlusconi, grazie alla mediazione diretta di letterali “gentiluomini di Sua Santità” di provata fede, e altrettanto provata immoralità: ad esempio, Gianni Letta e Angelo Balducci, rispettivamente Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e Presidente Generale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici.
Altro che “dare a Cesare ciò che è di Cesare, e a Dio quel che è di Dio”! Qui si tratta, semplicemente, di smettere di togliere al popolo per dare al Papa!

Monday, 30 May 2011

Gioia infinita!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


Incredibilmente il centro sinistra ha vinto a NO!!!!!!!!!!!! recuperando 13 punti.......è pazzesco, incredibile!!!! Dopo 10 anni di razzismo, xenofobia, arroganza, disprezzo degli ultimi, dei deboli, dei diversi finalmente questa città ha sbattuto fuori dai coglioni quei leghisti di merda e la loro aberrante mentalità!!! E' successo un miracolo, sappiamo che è un'eccezione, ma godiamocela!!!! Oggi pomeriggio andare davanti alla sede della Lega, parcheggiare la macchina e suonare il clacson per 5 minuti di fila non ha prezzo, con le facce di quei bastardi tutte rabbiose che ti gridano insulti dalle finestre! La gioia di oggi ripaga anni ad assistere allo scempio che hanno fatto del sociale, della solidarietà a Novara...che liberazione!!! queste cose davvero fanno bene allo spirito!!!

Sunday, 17 April 2011

Ogni tanto......

......la Chiesa cattolica si ricorda di ispirarsi alla vita e agli insegnamenti di Cristo.

Mi è piaciuto molto leggere oggi, ad una settimana dalla pasqua, alcuni brani dell'omelia del cardinale di Milano Dionigi Tettamanzi che riporto.
Peccato solo che queste parole così vere e forti si perderanno in mezzo alle solite urla della campagna politica o del prossimo intervento del papa che dirà che insegnare l'educazione sessuale a scuola è sbagliato...


"Perché molti agiscono con ingiustizia, ma non vogliono che la giustizia giudichi le loro azioni?".

Perché ci sono uomini che fanno la guerra, ma non vogliono si definiscano come 'guerra' le loro decisioni, le scelte e le azioni violente?
Perché tanti vivono arricchendosi sulle spalle dei Paesi poveri, ma poi si rifiutano di accogliere coloro che fuggono dalla miseria e vengono da noi chiedendo di condividere un benessere costruito proprio sulla loro povertà?
Come sono, quindi, i giorni che oggi viviamo? Possiamo rispondere nel modo più semplice, ma non per questo meno provocatorio per ciascuno di noi, interrogandoci con coraggio sul criterio che ispira nel vissuto quotidiano i nostri pensieri, i sentimenti, i gesti. È un criterio caratterizzato da dominio superbo, subdolo, violento, oppure è un criterio contraddistinto da attenzione, disponibilità e servizio agli altri e al loro bene? Siamo allora chiamati a interrogarci sull'unica vera potenza che può realmente arricchire e fare grande la nostra vita, intessuta da tanti piccoli gesti, la vera potenza sta nell'umiltà, nel dono di sé, nello spirito di servizio, nella disponibilità piena a venerare la dignità di ogni nostro fratello e sorella in ogni età e condizione di vita".

Mi vengono in mente le parole di San Basilio che sono appese da anni su una parete in casa dei miei genitori:
Il pane che a voi sopravanza è il pane dell'affamato; il vestito appeso nel vostro armadio è il vestito di colui che è nudo; il denaro che tenete nascosto è il denaro del povero; le opere di carità che voi non compite sono altrettante ingiustizie che voi commettete.

Monday, 11 April 2011

Gradi di separazione

Mentre in una città dove il commercio informale trionfa letteralmente in ogni angolo, dove chiunque vende qualcosa per vivere, sopravvivere o arrotondare, dove i marciapiedi (i pochi che ci sono) sono invasi da bancarelle di ogni genere, dove qualsiasi bancarella di DVD e CD pirata ha più titoli di Blockbuster fa veramente sorridere la dichiarazione di oggi del sopraintendente della polizia federale - probabilmente data indossando una Lacoste falsa comprata nella Zona Franca - che ha promesso un' azione dura contro....... gli immigrati cinesi che vendono merci pirata in centro.....Evidentemente ci sono pirati più pirati degli altri.

- Mentre la polizia si prepara alla battaglia contro gli infidi cinesi, il quarto homeless dall'inizio dell'anno è ucciso in centro di notte mentre dorme.

- Mentre il centro non viene pattugliato, tre poliziotti sono accusati di aver sequestrato un ragazzo di 19 anni senza patente, di avergli fatto guidare la macchina fino ai margini della città, di avergli puntato una pistola alla nuca e di essere spariti con macchina e denaro

- Mentre i poliziotti erano impegnati in un' estorsione fuori città, ieri a Sao josè due ragazzi (uno lo conoscevo di vista) vengono assassinati con 11 colpi ciascuno in una resa dei conti per droga durante una partita di calcio al campo del nostro quartiere.

- Mentre le periferie vengono lasciate senza nessuna presenza dello stato (e il progetto "ronde del quartiere", bandiera della campagna elettorale del governatore), il capo della polizia militare viene destituito dopo che "Fantastico" (uno dei programmi televisivi più visto, una specie di contenitore di attualità, famoso per le sue denunce) mostra un video in cui 4 poliziotti di Manaus sparano a bruciapelo ad un adolescente di 14 anni durante un controllo lo scorso gennaio

............E questo dimostra come il maggior problema siano indubbiamente i cinesi che vendono adidas false in centro

Wednesday, 23 March 2011

Ottimismo

Nonostante i lavori per il nuovo stadio, la meravigliosa e carissima Arena Amazonia, praticamente non siano ancora iniziati (e la Corte dei Conti ha già fatto una denuncia di un aumento del 46% rispetto al costo previsto, mentre uno studio americano rivela che sarà il secondo stadio più caro di tutte le edizioni moderne dei mondiali, dietro solo a quello di Monaco di Baviera, con un costo per ognuno dei 60.000 posti di circa 6000 euro), in città sono già comparsi i cartelli stradali che la indicano.....ottimismo brasiliano...






Come sarà


Come è


Friday, 4 March 2011

Ah ecco!

Sta facendo il giro dei telegiornali, giornali e siti internet brasiliani la meravigliosa gaffe del nostro prefetto (sindaco) Amazonino Mendes (qui nella foto del misfatto a destra, di cui avevo parlato qui), che, la settimana scorsa, in visita a delle famiglie rimaste senza casa perchè il terreno sui cui erano costruite (abusivamente) è franato a causa delle piogge, ha prima dichiarato che è ora di finirla di costruire in aree a rischio (lui che ha distrutto Manaus facendo costruire ovunque in cambio di voti) e ha poi avuto il seguente dialogo con una donna sfollata che ha risposto alla sua dichiarazione:
Donna: Ma noi stiamo abitando qui, signor Prefetto, perchè non siamo in condizioni economiche di avere una casa degna di questo nome

Amazonino: Figlia mia e allora che muoia, che muoia!Donna: espressione incredula
Amazonino: Figlia mia non dica stupidate, non dica stupidate, da dove viene?
Donna: abito quiAmazonino: sì ma di dov' è?Donna: sono del ParàAmazonino: ah ecco! Adesso si spiega!
Per comprendere appieno l' infelice battuta, che da una settimana sta scatenando polemiche a non finire, bisogna sapere che tra lo stato di Amazonas e quello del Parà esiste una rivalità/antipatia reciproca e che qui "Paraense" è sinonimo di ladro (in Parà Amazonense è invece sinonimo di fannullone buono a nulla) e di insulto che spesso si sente nei litigi e nelle discussioni.

Qui potete vedere il video

Thursday, 3 March 2011

E' arrivato l'Oxidado, per gli amici OX-CI

Sono state segnalate qui a Manaus le prime vendite dell' "Ox-ci", come è familiarmente chiamato l'Oxidado, la nuova droga che dall'Acre, dove è stata inventata, si sta diffondendo per tutto il Nord del Brasile e pare sia già arrivata anche a Brasilia. Come sapete l'America Latina è invasa dalla "pasta basica", la versione più a buon mercato e - appunto - "base" della cocaina, praticamente la prima lavorazione, che i trafficanti delle periferie mischiano con bicarbonato o qualsiasi altra sostanza bianca (calce, talco, detersivo, gesso) per aumentarne il peso. La pasta basica ha grandissimo successo perchè costa pochissimo, si può mischiare con tabacco o marjuana e il guadagno per chi la vende è assicurato.
Ora arriva questa Ox-ci, che è una variante pericolosissima di pasta basica lavorata con kerosene e calce, dagli effetti ancora più devastanti del crack. L'effetto è molto più violento di quello del crack, è brevissimo, e seguito da nausee, diarrea e vomito, e crea una dipendenza fortissima.
Per il suo basso costo sta cominciando a sostituire il crack e la pasta basica, le droghe pesanti finora più diffuse in Brasile: una trouxinha di pasta basica (la dose con cui si fanno circa tre sigarette) costa qui a Sao Josè dai 5 ai 10 reais (il vantaggio di avere trafficanti come vicini è essere informati sui prezzi...eheh), 5 cristalli di Ox-ci sono venduti dai 2 ai 5 reais.
Siccome l'effetto è fortissimo ma dura solo nel momento in cui la pedra (il cristallo) è consumato, circa 15 minuti, alla sensazione di euforia si sostituisce la fissura (la crisi di astinenza) per combattere la quale generalmente si beve alcool, di solito quello etilico, fino alla fumata seguente

"Tredici consumatori di oxi su 25 che abbiamo trovato non sono sopravvissuti più di due mesi, in gran parte per le lesioni al fegato e danni al sistema neurovegetativo", ha detto Helena Lima, che guida una ricerca del Ministero della salute. "La buona è la marrone, la peggiore è la bianca, la viola è più forte e più rapida - dichiara un tossicodipendente - Il rischio è quello che ti si fermi il cuore, per troppo nervosismo, il duro è sopportare dopo il dolore alla testa, i polmoni che ti scoppiano".
Interessante la dichiarazione di Marco Antônio Pereira Novaes, direttore del Dipartimento narcotici, che fa capire come l' Ox-ci sia una droga per poveri
“L'ox-ci non è arrivata a São Paulo e non arriverà mai. Non arriverà perchè la qualità è peggiore. Là (nel nord del Brasile ndr) ci sono difficoltà per avere gli strumenti base per raffinare e lavorare la droga che invece qui sono facili da trovare. E' per questo che l'Oxi, che in realtà non è nulla più di un crack di peggiore qualità, è nato in Acre e si diffonde nel Nord. Ma non abbiamo informazioni sul fatto che questa droga sia commercializzata qui al Sud. Non c'è necessità"

Wednesday, 16 February 2011

O corte do cafezinho

Quando sono stato in Italia il mese scorso mi è capitato di raccontare a varie persone come funziona il Distrito Industriale di Manaus, che è una Zona Franca, regno di tutte le multinazionali del mondo che vengono qui a montare i loro prodotti e poi li rispediscono in giro per il mondo. Quasi tutti i televisori, monitor, frigoriferi, moto e molti altri beni sono montati a Manaus. Notate che uso il verbo "montare" non produrre, perchè è proprio di questo che si tratta. I vari pezzi delle merci vengono prodotti in altre zone del mondo (Cina, Sud-Est Asiatico, Pakistan ecc) e poi spediti qui in mezzo alla foresta per essere assemblati e poi spediti belli e pronti nei vari paesi consumatori finali, soprattutto USA, Corea del Sud, Giappone e ovviamente Europa. Se una multinazionale ha convenienza a portare a Manaus (una città in cui si arriva solo in barca - dopo 4 giorni di navigazione dalla foce del rio Amazonas - o in aereo) dei pezzi da far montare è facile capire che razza di incentivi fiscali e di costo della manodopera ci siano qui.
D'altronde, dicono i sostenitori della Zona Franca (il 99% dei politici qui), quale impresa verrebbe ad aprire una fabbrica qui se non si offrissero condizioni appetitose? E infatti l' 80% delle persone qui lavora nel Distretto industriale, già, ma facendo cosa? L'operaio non specializzato, cioè la figura più semplice e "bassa" nella scala produttiva; e un'impresa che è qui solo per far montare frigoriferi che interesse ha a qualificare o formare un lavoratore, visto che l'unica cosa che gli serve è un montatore? Quale è dunque il beneficio a lungo termine? Nessuno, direi, ma guai a parlare male della Zona Franca, qui è il modo più veloce per suicidarsi politicamente, come ha fatto Serra, il candidato alla presidenza sconfitto ad ottobre da Dilma, che anni fa osò mettere in discussione il rinnovo della Zona Franca, che scade nel 2030, dichiarazione che qui a Manaus nessuno ha mai dimenticato.
Faccio questa premessa perchè mi è sembrato strano leggere l'altro giorno sul giornale un articolo appunto critico della Zona Franca, che chiama in causa direttamente le responsabilità delle multinazionali e che voglio riproporvi qui, perchè mi pare estremamente acuto, anche se non concordo personalmente con tutto quello che dice. L'autore è Ismael Benigno Neto, blogger de "O malfazejo" più o meno "il malfattore".
Questo il suo articolo, intitolato "Europa sem esgoto" (Europa senza fognatura)

"Uno di quei misteri insondabili coperti dalla densa foresta amazzonica è la capacità dello stato di ospitare un polo industriale capace di fatturare 35 miliardi di dollari in un anno senza che la gente intorno se ne renda conto. Una rapida occhiata ai numeri mostra che, al netto delle lamentele degli industriali, le fabbriche del Distretto vanno molto bene, grazie! Dall'altro lato, i posti di lavoro creati nel settore sono crollati.
Una delle pratiche classiche del mondo manageriale è il cosiddetto: "corte do cafezinho" (il taglio del caffettino). Al primo segnale di vacche magre all'orizzonte, le grandi imprese risparmiano sui bicchierini di plastica, sulla qualità del caffè e a volte anche dell'acqua. Indipendentemente da quello che sa della salute finanziaria dell'impresa per la quale lavora, il tipico operaio motatore di Manaus è abituato a perdere il lavoro non appena il Financial Times avvisa che sta per arrivare una crisi negli USA. L'amazonense è il "cafezinho" umano delle multinazionali installate nel Distretto Industrtiale. Nulla contro la mano invisibile del mercato. Il lavoro non sono le politiche sociali, non si può mantenere posti di lavoro non necessari solo per una questione di giustizia. Il capitale è il capitale e se il fatturato aumenta con meno gente che lavora, tanto meglio per le imprese.. Se c'è qualcosa di cui l'amazonense può lamentarsi è l' andare a braccetto di Imprese e Governo, che ogni anno battono record di fatturamento e imposte, senza che queste imposte pagate si trasformino in migliorie della qualità di vita.
Con le mostruose entrate dell' ICMS (un'imposta statale su beni, più o meno come l'IVA in Italia), l'investimento in infrastrutture e fognature pubbliche, ad esempio, potrebbe essere immenso. E' passato il tempo in cui gli Amazonensi invidiavano i paulisti o i giapponesi che venivano qui a guadagnare 35 miliardi all'anno. Le fabbriche non devono nè amore, nè investimenti all'amazonas - hanno pagato le tasse. Se il Distretto Industriale si è trasformato in una isola con PIM europeo impiantata in mezzo alla povertà, il problema non è del Distretto.
Il problema è di chi giura di essere nato per essere solo "cafezinho"

Wednesday, 2 February 2011

Arriva il sito del progetto!

Grazie alla bellissima idea di Gabriele e soprattutto alle sue competenze ora il progetto Kunhantai Uka Suri di Sao Gabriel ha un sito internet con tutte le informazioni e le foto.
Visitate visitate!!

http://www.casadellabambinafelice.com/home