Come tutti sapete Manaus é uno dei maggiori poli industriali del mondo, il Distretto industriale riunisce circa 365 multinazionali (praticamente quasi tutte quelle esistenti credo) e "produce" quasi tutti gli oggetti di tecnologia che circolano nel mondo: cellulari, PC, elettrodomestici ecc. dico produce tra virgolette perché in realtá il verbo piú corretto é assembla, monta: nulla di ció che esce dalle nostre fabbriche é vprodotto qui, i pezzi arrivano da tutto il mondo, vengono assemblati e ripartono per i quattro angoli del pianeta, tanto che nonostante tutti i televisori LCD siano montati qui, comprarne uno a São Paulo, New york o Milano costa meno che comprarlo qui. Ma se in Brasile si puó parlare male di tutto tranne che di Pelé, a Manaus si puó criticare tutto tranne la Zona Franca, considerata lórgoglio della cittá, nonché l´unica cosa che ci permette di non andare in giro come gli indios dell´interior. Riflettere sul vero ruolo della Zona Franca - una fabbrica immensa di manodopera a basso costo che porta benefici solo alle multinazionali che pagano imposte ridicole - é un argomento assolutamente tabú.
Per questo mi é piaciuta molto la storiella che mi ha raccontato questa settimana il mio amico Luiz Felipe:
Due brasiliani si incontrano durante un viaggio:
- Ahh, sei di Manaus? É vero che lá ci sono molti indios (domanda classica che ti senti rivolgere realmente quando viaggi per altre cittá del Brasile..ndr)
- Eh sí, ci sono molti indios....
-Ah, quindi avete anhe molto artigianato...
- Sí facciamo e abbiamo molto artigianato, tralaltro credo proprio che in casa avrai qualche pezzo di artigianato indigeno fatto a Manaus
- No, non credo, non ho nulla...
- Come?? non hai una TV al plasma? DVD? Computer? Tablet? Home Theatres? MP4? Moto?
- Sí certo...e allora?
- Quella che voi chiamate tecnologia, noi la chiamiamo artigianato...
Piccolo e Maresco: metterci la faccia o sparire
10 years ago
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