
Manaus e l'Amazonas stanno affrontando la maggior secca del secolo, la situazione dei fiumi (che qui sono la spina dorsale dell'economia, in una regione senza strade) è realmente impressionante, i diversi porti della città sono praticamente in secca , ma la situazione peggiore è nei municipi dell'interno, dove davvero la gente sopravvive solo grazie al fiume. Il governo sta mandando aiuti con l'esercito nei municipi più colpiti, per fortuna nell'ultima settimana ha cominciato a piovere un po' e pare che la situazione migliorerà a partire da dicembre.
Manaus è una città isolata nel mezzo della foresta, il suolo non è fertile (strano per essere nella maggior foresta del mondo) quindi non si coltiva nulla, tutto deve essere importato dal resto del Brasile, per la maggior parte via fiume, quindi questa secca ha come riflesso un aumento dei prodotti: la carne e la verdura per esempio sono aumentate tantissimo; il pesce (qui ovviamente consumatissimo) all'inizio si è abbassato perchè i pescatori ne trovavano molto nell'acqua bassa, ma ora è carissimo: Pacu e Jaraqui, le specie più consumate, hanno prezzi più che raddoppiati.

In questo contesto così drammatico, un risvolto positivo è stata la scoperta, in una zona di solito sommersa, di graffiti rupestri di un'epoca tra 3 e 7 mila anni fa. Questo suggerisce che in quella epoca il Rio fosse più basso, ma soprattutto dà un impulso alla ricostruzione della storia dell'Amazonas pre-colombiana, un'epoca che viene costantemente ignorata sia dai libri che dai ricercatori
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