Venerdì la via dove abito sembrava realmente un set di un film di quelli
"spara spara ammazza ammazza corri corri" Come vi ho già raccontato i miei vicini di fronte sono i trafficanti che controllano questo pezzo di Sao Josè: sabato mattina verso le 8.30 poiveva parecchio e guardando dalla finestra ho visto una macchina arrivare davanti casa loro e un bel po' di gente scaricare sacchi neri tipo immondizia pieni di pacchi di "pasta basica" come la chiamano qui, cioè la cocaina che deve ancora essere lavorata e tagliata, cosa fatta nei due laboratori clandestini che ci sono qui nella via (per la cronaca la tagliano con cemento, talco, farina e ogni altra porcheria per aumentare il peso e diminuire la quantità di coca in ogni dose che vendono). Insomma è arrivato un bel carico e già immaginavo che questo weekend ci sarebbe stata festa e musica e birra a fiumi fino a notte, come sempre succede quando gli entra denaro in grande quantità. Invece a mezzogiorno passa prima una macchina grigia molto lentamente con due uomini che parlottano e si fanno segni di intesa e poi all'improvviso piombano nella via 8-9 macchine della FERA (il dipartimento della polizia che combatte il traffico, l'acronimo vuol dire anche "animale feroce, fiera" in portoghese) che la chiudono dai due lati, poi un sacco di poliziotti incappucciati fa irruzione nella casa dei miei vicini e in nell'altra un po' distante dove abita l'altro "capo", tra le urla delle donne e gente che scappa sui tetti, salta dalle finestre o viene presa e buttata a terra o contro il muro. Insomma un'operazione in grande stile che ha meritato la prima pagina del giornale, come potete vedere nella foto. Hanno preso sei persone, "J" (il capo se vi ricordate dell'altro articolo in cui ne parlavo), i suoi due bracci destri "Nilson" e "Nei", due ragazze di cui una, Larissa, una mia cara amica, e il marito della sorella di "J" che era in casa per caso. In più hanno sequestrato 30 chili di pasta basica, 2 o 3 pistole, un sacco di soldi (visto come li guardavano i poliziotti non credo proprio siano arrivati tutti alla centrale) e tutto il materiale dei laboratori: bilance,acidi,strumenti di precisione ecc. Ovviamente la polizia sa bene che non sono loro la cupola di tutto e infatti cercavano di farsi dire il nome del boss (il già citato Zè Roberto) continuando a sbattergli la testa contro il muro, sia a "J" che a "Nei", ma ovviamente nessuno dei due ha parlato, sapendo che questo vorrebbe dire la condanna a morte. E' altrettanto ovvio che l'arrivo della polizia proprio lo stesso giorno dell'arrivo della merce non è casuale, quindi la domanda che tutti si fanno qui è: chi ha fatto la spia? Questo da tre giorni è l'unico argomento che si sente nella via e stamattina anche al mercato, dove tutti gli abitanti della "Rua 7A" - la mia via - sono diventati celebrità e non si stancano di raccontare la storia. Le teorie che vanno per la maggiore sono 3:
1) Sono stati trafficanti della "Portelinha", altra zona di Sao Josè, in questo momento i rivali maggiori
2) E' stato "Nei", a cui la polizia ha promesso di prendere in mano lui il giro se denunciava gli altri
3) E' saltato qualche accordo tra loro e la polizia, tipo mazzette non pagate, droga non passata ai poliziotti o cose del genere (che è la teoria per cui propendo io).
Quello che è certo è che per un po' non li rivedremo più e la via sarà un po' meno animata. La preoccupazione maggiore però, adesso, è come sempre l'arrivo di un periodo di anarchia: chi prenderà il loro posto? Loro lo cederanno senza combattere? Sicuramente non ci aspettano giorni tranquilli
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