Ma cosa é esattamente?
Alla fine del XIXº secolo, Parintins, come tutta l´Amazonas, ha ricevuto gli immigranti del nord est brasiliano, venuti attratti dal lavoro e dalle ricchezze generate dall’estrazione della gomma. Gli immigrati hanno portato le loro tradizioni culturali più forti, il bumba-meu-boi del Nord Est, che lì ha trovato un'altra manifestazione culturale genuinamente amazzonica, il Boi, che così si è trasformato nel boi-bumbá di Parintins.
Fino agli anni 1960, i Bois rappresentavano nelle case e nei cortili di Parintins; ogni tanto si scontravano per le strade ed il confronto, a volte violento, era inevitabile. Questo “scherzo” è stato organizzato, è cresciuto, ha sviluppato e si è trasformato in uno spettacolo. I Bois hanno incorporato personaggi, rituali e le leggende che riportano agli abitanti della foresta amazzonica, agli indigeni, ai contadini e alle questioni ecologiche e sociali che li affliggono.
Dal 1988, la manifestazione è rappresentata nel bumbódromo, uno stadio specialmente costruito per ricevere il Festival. I Bois, con circa di 2500 “giocanti”, occupano l´arena con spettacoli di due ore e mezza ciascuno. Ambedue sono seguiti da tribù di ballerini e ballerine che formano una specie di “tappeto” di colori in movimento. Le enormi allegorie costruiscono lo scenario per la rappresentazione delle figure di distacco: la cunhã-poranga (la ragazza più bella del villaggio), la regina del folclore, la porta-stendardo, la sinhazinha della fazenda (la figlia del padrone della fazenda) e il pajé (sciamano della tribù). Il tutto dettagliatamente spiegato dai presentatori e messo in moto dal suonare delle musiche cantate dai“levantadores” (“sollevatori”) di canti e dalla percussione di oltre 250 tamburi.
In lati separati dello stadio, gli animatissimi e infaticabili tifosi, le galeras (gruppi), partecipano pure allo spettacolo; quando il proprio Boi si presenta nell´ arena, la metà dei tifosi corrispondente fa tremare il bumbódromo, mentre i tifosi “contrari” rimangono in silenzio, fischi e insulti all´avversario, infatti, non sono permessi.Nelle due ore e mezza di spettacolo ognuna delle due squadre racconta la stessa storia, quella dei due contadini Pai Francisco e Mãe Catirina. Lei, incinta, ha il desiderio di mangiare la lingua del bue preferito del loro padrone (evidenti i richiami alla leggenda di adamo e eva). Francisco, pur sapendo che é proibito, per soddisfare la moglie uccide il bue, é scoperto, tenta di fuggire ma é catturato. Viene allora chiamato il Pajé, lo sciamano, che con una cerimonia rescuscita il bue. I due vengono perdonati e il tutto finisce con una grande festa.
Su questa storia vengono ogni anno introdotti elementi particolari, che, come detto, hanno a che vedere col folclore amazzonico, la celebrazione delle bellezze naturali o i problemi sociali. Quest´anno la grande attesa era per il "grande tradimento": dopo 18 anni come levantador del Garantido, infatti, Daniel Assayag "o imperador", é passato, si dice comprato a suon di milioni, al Caprichoso, cosa inaccettabile per tutti i tifosi del "cuore", (il disegno che il garantido ha sulla fronte, mentre il rivale ha una stella) che infatti lo hanno fischiato sonoramente al suo ingresso nel bumbodromo (dopo, come detto, é proibito). La giuria, scelta tra esperti di folclore di tutto il Brasile, tranne che degli stati del nord a causa della prossimitá, viene nominata solo 2 giorni prima, portata a Parintins e isolata da tutti per evitare contatti, anche se ogni anno ci sono voci di corruzione. Quest´anno prima della votazione finale, il presidente di giuria e due giurati si sono dimessi proprio in seguito a voci di mazzette.
Per la cronaca ha vinto il Caprichoso per pochissimi centesimi di punto, portando a 19 le sue vittorie, contro le 27 del Garantido - nel 2000 c´é stato un pareggio - che puntava quest´anno al bicampionato dopo la vittoria del 2009.